ITINERARIO CELTICO SIBILLINO - 12 - Sarnano
San Ginesio - Sarnano Km. 12
A Sarnano ci sono le seguenti presenze celtiche:
1) L'Uovo di Sarnano (Osservatorio astronomico celtico);
2) Le chiese della Madonna della Quercia;
3) Le Grotte di Soffiano;
4) La frazione Cese.
1) L'Uovo di Sarnano
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Dell'Uovo di Sarnano se ne parla anche nei
2) Le chiese della Madonna della Quercia
A Sarnano, nella frazione Cardagnano, ci sono due chiese che hanno attinenza con la Madonna della Quercia.
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3) LE GROTTE DI SOFFIANO
Le Grotte di Soffiano, poste sotto il Tempio del Dio Giano (probabilmente un Giano celtico), furono visitate da
S. Francesco d'Assisi perché ritenute luogo di precedenti culti celtici. San Francesco era di stirpe celtica ed il suo operato fu molto simile a quello di un Druido (parlava agli animali e celebrava i riti sotto le querce).
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4) La frazione Cese
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SARNANO E' UNA CITTA' SPLENDIDA CHE MERITA DI ESSERE VISITATA
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QUI FINISCE L'ITINERARIO CELTICO SIBILLINO.
ORA, PER CHIUDERE IL PERCORSO ALLA GRANDE, SI PUO' PROSEGUIRE PER AMANDOLA E PARTECIPARE ALLA FESTA DELLA BIRRA, NATURALMENTE BIRRA E MUSICA CELTICA.
Sarnano - Amandola Km. 12
Era il 21 novembre del 1986, quando nell’alveo del torrente Rio Terro, affluente del Tennacola, dopo giorni di piogge ininterrotte venne alla luce un manufatto di pietra calcarea, di forma ovoidale, scavato in parte sull’estremità superiore. Le dimensioni della pietra sono ragguardevoli. E’ alta circa 120 cm, pesa 3 tonnellate e presenta un catino nella parte superiore di 47 centimetri di diametro e profondo 12 centimetri. Subito dopo il ritrovamento venne posizionata a fianco della Chiesa di Santa Maria in piazza Alta e da lì non venne mai più spostata.
Ma che cos'è questo manufatto?
Oggi non ci sono più dubbi: è un osservatorio astronomico celtico.
I Druidi riempivano la vaschetta con un liquido e poi osservavano in essa le stelle rispecchiate.
L'osservatorio veniva utilizzato soprattutto per motivi religiosi. Quando una determinata stella si rispecchiava nella vaschetta si dava inizio ai festeggiamenti.
Chiesa di Cardagnano di sopra
Madonna dipinta su tegola posta sopra la Quercia (simile a quella di Viterbo).
Chiesa di Cardagnano di sotto
Quercia in metallo da processione con la Madonna tra i rami.
L’area della grotta di Soffiano nell’anno 1101 fu donata dal Conte Mainardo, capostipite della famiglia dei Conti di Brunforte, ad alcuni frati che ne fecero un luogo di preghiera eremitica, costruendovi anche una piccola chiesa dedicata a San Lorenzo Illuminatore, che poi prenderà il nome di San Lorenzo de Jana (Giano dal nome della zona soprastante) e l’eremo si chiamerà Sub-Jano (sotto Giano) da cui forse Soffiano.
Nel XIII secolo e nei primi anni del XIV, al tempo di San Francesco, Soffiano divenne il luogo di eremiti Francescani che qui vissero e morirono, come viene raccontato nei capitoli 46 e 47 del notissimo testo “I Fioretti di San Francesco” attribuito a frate Ugolino da Montegiorgio (1330 circa), figlio di Rinaldo di Brunforte detto il Grande.