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NOVITA' CULTURALI SIBILLINE

Presenza celtica sibillina

Molte furono le tribù celtiche che, a partire dal secolo VI secolo a.C., invasero l'Italia.

Le Marche furono raggiunte solo dalla tribù dei Senoni che, come si è sempre sostenuto, si fermò a Senigallia.

Le cose, però, non stanno proprio così perché è ormai dimostrato che i Celti raggiunsero tutte le Marche:

- sui Monti Sibillini, dopo la Battaglia del Sentino,  giunse la tribù celtica del Popolo delle Fate (donne vere senza           alette e senza piedi di capra);

- a San Ginesio è stata ritrovata la tomba di un nobile guerriero celtico e ciò dimostra che i Celti stavano in zona;

- a Tolentino, nel Museo della Rancia, ci sono molti reperti celtici;

- nelle zone sibilline, oltre che dalle Fate, la presenza celtica è provata dalle chiese della Madonna della Quercia,         dall'Uovo di Sarnano (osservatorio astronomico celtico), dal Dio con le Corna (il celtico Cernunnos), dal cinghiale,       dal pentagono stellato (orma dei Druidi), dal fiore della vita, dalle palmette, dai toponimi, dal dialetto, dalle                   leggende, dai detti popolari, ecc.;

- il Piceno deve il suo nome al Picchio, animale che indicò la via in una delle primavere sacre celtiche;

- in molte località marchigiane sono stati ritrovati reperti celtici;

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