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Articolo 1 - Morrovalle un po' celtica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sembra proprio di si, infatti ben nascosta nel Noviziato dei Passionisti c’è la piccola chiesa della Madonna della Quercia (nel dialetto locale “Cerqua”) che dimostra, con la sua esistenza, la presenza nella località maceratese, nelle epoche passate, di una zona sacra riservata a questo albero secolare.

La quercia era sacra per i Celti, dal suo vischio i Druidi ricavavano la famosa bevanda miracolosa che curava tutti i mali e dava quella forza poderosa al ben conosciuto Asterix; sotto di essa venivano celebrate le funzioni religiose più importanti che prevedevano, tra l’altro, il sacrificio dei tori bianchi, animali sempre presenti nei dipinti della Madonna in questione.

All’avvento del cristianesimo ci furono molte dispute tra i sacerdoti della nuova religione, anche a suon di scomuniche papali come nel caso di Viterbo, e gli appartenenti alle Comunità della Quercia: i primi volevano distruggere le zone sacre pagane per sostituirle con templi cristiani mentre i secondi si opponevano a questo progetto con tutte le loro forze.

In molti luoghi furono abbattute  querce singole ed anche interi boschi sacri: basta ricordare in proposito le innumerevoli frazioni che portano il nome “Cese”, questa denominazione che deriva dal latino “caese”, tagliare, è stata attribuita a tutti quegli agglomerati di case sorti nelle aree liberate dai boschi sacri.

Dove la resistenza fu forte ma non preponderante oggi abbiamo le Madonne del Gabon: “Gabon” nei dialetti del Nord Italia significa “tronco di quercia tagliato a due o tre metri di altezza”.

Le Madonne del Gabon, invece, sono quelle immaginette della Madonna messe sopra i tronchi tagliati.

A Morrovalle la battaglia in difesa della Quercia sacra fu dura e purtroppo non vincente: l’albero fu abbattuto e al suo posto fu costruita la piccola chiesetta, tuttora ben conservata. Il popolo però volle che la stessa fosse dedicata alla “Madonna della Quercia” per ricordare ai posteri che la zona era sacra anche prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                             Noviziato dei Passionisti

    Madonna della Quercia di Morrovalle

 

Si dice, ma queste sono chiacchiere di osteria, che l’alone senza erba che ancora oggi si forma sotto le querce sia il risultato della mutazione genetica di queste piante erbacee dovuta al rotolamento dei Druidi e delle Druidesse durante le loro sacre performance amorose. Sarà vero?

 

 

 

P.S: Le chiese della Madonna della Quercia, di sicura provenienza celtica, sono presenti a Montefortino (Villa Cese), ad Amandola (frazione Coriconi), a Sarnano (Cardagnano di sopra e di sotto), a Cerreto d’Esi, a Norcia (località Savelli), a Narni, a Viterbo, a Poggio Moiano e in altre mille località italiane.

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