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Articolo 93:  Il Museo della Sibilla

   Sabato 30 maggio 2009,  presso la Villa Curi di Montemonaco, alla presenza di molte autorità, è stato inaugurato il “Museo della Sibilla Appenninica”. Questa data è importante perché è l’inizio di un lungo percorso che porterà alla rivalutazione della Sibilla Appenninica e si spera alla riapertura della grotta che si trova sul monte Sibilla.

   La Sibilla Appenninica è una profetessa conosciuta in tutta Europa ed addirittura tracce dei suoi libri dovrebbero trovarsi presso la Biblioteca Nazionale di Parigi.

   La sua fama, nelle epoche passate, raggiunse tutte le Corti europee e molti nobili cavalieri decisero, affrontando lunghi viaggi, di raggiungere i Monti Sibillini al fine di incontrarla. I più famosi sono il Guerrin Meschino, il cui viaggio è descritto in maniera un po’ favoleggiante da Andrea da Barberino, e Antoine de La Salle che, invece, scrive personalmente un dettagliato resoconto intitolato “Il Paradiso della Regina Sibilla”.

   Il Museo merita di essere visitato perché è veramente interessante. Sulla parete frontale da il benvenuto ai visitatori un dipinto della Sibilla Appenninica, una immagine classica di una bella donna che legge un libro. La Sibilla, infatti, era la depositaria della conoscenza.    

   All’interno, magari stando seduti su poltrone a forma di sassi,  è possibile assistere alla proiezione di video, oppure ascoltare le voci narranti infilando le mani nelle apposite fessure. Si possono anche osservare le numerose gigantografie che raccontano la storia di questa “sapientissima” donna e della sua grotta. E’ presente anche la pietra del Lago di Pilato con le sue scritte antiche.  

   La cosa più interessante da fare, magari anche troppo richiesta dai ragazzetti, è lo scivolo che porta direttamente all’interno della grotta dove un ponte strettissimo si allarga passandoci sopra e dove le porte sbattono continuamente.

   All’interno della Villa Curi funzionano anche la Casa del Parco, la Biblioteca Comunale e la specifica “Biblioteca Sibillina” dell’Associazione Culturale “La Cerqua Sacra”.

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