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Articolo 83:   L’isola di plastica

   Oggi quando si dice “fare pulizia” la gente intende, viste le migliaia di corrotti presenti negli Enti italiani, fare pulizia nella politica.

   “Fare pulizia”, invece, è ben altra cosa, è l’insieme delle iniziative necessarie per conservare il Mondo pulito e libero da immondizie varie.

   Una di queste è “Puliamo il Mondo” e consiste nel lavoro prestato volontariamente e gratuitamente da migliaia di persone organizzate da “Lega per l’Ambiente”.

   L’edizione  italiana 2012 ha raggiunto un successo notevole di partecipazione: oltre 1.600 organizzazioni e più di 700.000 volontari hanno affollato le piazze, i parchi e le spiagge di tutta Italia, per fare un gesto concreto e salvare dal degrado e dall’incuria migliaia di aree del nostro Bel Paese.

   Un’altra iniziativa è la raccolta differenziata e consiste nel depositare nei cassonetti i rifiuti suddivisi per tipo di materiale. Plastica cassonetto giallo, vetro cassonetto  verde, metallo cassonetto rosso, ecc.

   La raccolta differenziata non è impegnativa, basta un raccoglitore dove mettere i rifiuti da differenziare e poi quando è pieno portarlo in discarica e gettare i vari scarti negli specifici contenitori.

   Le persone consapevoli fanno la raccolta differenziata e  a volte si chiedono pure dove mettere il polistirolo e i tetrapak cercando di trovare anche le risposte.

   Altre persone, invece, quando hanno in mano una bottiglia di plastica vuota la buttano nel fiume convinti che l’acqua la farà sparire. In realtà non è così perché  la plastica non è biodegradabile  e quindi non sparisce ma finisce nel mare dove inizia un lunghissimo viaggio

    Questi individui sono anche ignoranti perché non sanno quello che è successo nell’Oceano Pacifico a causa delle bottiglie di plastica abbandonate.

   Laggiù,  a 800 miglia dalle Hawaii, si è formata un’isola, più grande delle altre, composta da spazzatura galleggiante, per lo più  plastica (sacchetti e bottiglie).

   The Pacific Trash Vortex, il vortice di rifiuti del Pacifico, è un enorme mulinello scoperto nel 1997 da Charles Moore che vi si è trovato in mezzo mentre navigava a bordo del suo catamarano. E’ la più grande discarica a cielo aperto esistente ed è formata da milioni di tonnellate di rifiuti galleggianti provenienti da tutto il pianeta, per una superficie pari a due volte gli Stati Uniti. 

 

 

 

 

 

 

   Quest’isola provoca dei danni incalcolabili alle popolazioni marine (specialmente alle tartarughe che mangiano plastica scambiandola per meduse)  e anche agli uccelli che si cibano di granelli plastificati scambiandoli per mangime.

   Ciò dimostra che ogni volta che si butta una bottiglia di plastica nel cassonetto del riciclo si fa un’opera di bene per tutta l’umanità.

   Quindi fare pulizia deve essere un impegno di tutti. Un famoso filosofo disse: “Se tutti puliscono davanti la porta della propria casa tutto il Mondo sarà pulito”.

   Le Marche stanno sulla strada buona, la raccolta differenziata viene fatta da quasi tutti e molti comuni sono diventati “ricicloni” (Il comune riciclone in assoluto è quello di Montecassiano con l’83,84%).

   La provincia di Macerata nel 2011 è quella che ha investito di più sulla raccolta differenziata.

   Sicuramente è anche per questo che la vita si è allungata.

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