top of page

Articolo 79:    Amor lontano

AMOR LONTANO (La notte dei dialetti marchigiani)

 

   Il giorno 28 Aprile 2012 si è svolta presso l’Aula Magna del Palazzo dei Priori di Montecassiano, la cerimonia finale dei concorsi “Premio Agorà” (Selezione opere nei dialetti marchigiani) e “Premio Esperando” (Selezione opere dialettali alunni degli Istituti Comprensivi di Appignano, Montecassiano e Treia) organizzati dall’Associazione Socio Culturale  “Agorà 1991” di Appignano

(  http://www.agora1991.it ) il cui presidente è il Sig. Gilberto Sacchi.

   La giuria tecnica composta da Maurizio Boldrini, Gianfranco Cerolini e Adele Stramucci ha stabilito, per il Premio Agorà  la seguente  graduatoria:

SEZIONE A – POESIA

Prima classificata:

  • “So machì” di Daniela Gregorini;

Seconda classificata, a pari merito:

  • “Scintile” di Paolo Borsoni;

  • “Lu Tipografu” di Giordano De Angelis;

  • “Davanti a ‘n spechio de storia” di Anna Elisa De Gregorio;

Terza classificata, sempre a pari merito:

  • “El zitelo” di Gianni Balercia;

  • De’ tante porte (maru) di Diana Brodolini;

  • “Na sperella de sole” di Assunta De Maglie;

  • “Estate a Palombina”  di Anna Maria Ragni;

  • “Vella luna, amica mia” di Anna Zanconi.

SEZIONE B – PROSA

Prima classificata:

  • “Supprica a Sand’Isidoru” di Fabio Macedoni;

  • “Ricordi d’infanzia” di Adriano Marchi;

Seconda classificata:

  • “Erina che nn saveva notà” di Daniela Gregorini;

Terza classificata:

  • “La voja de jocà” di Francesca Ciucci;

  • “Quilli che dicìa” (La Sivilla e le Fate sivilline) di Giuseppe Matteucci (forse il famoso “Cecco d’Ascoli” del Blog di www.bar.it ).

    Per il Premio Esperando molti studenti sono giunti in finale anche grazie alla collaborazione degli insegnanti degli Istituti partecipanti (il lungo elenco è nel sito).

    Per l’occasione è stato pubblicato un libro intitolato “Amor lontano”  dedicato ai progetti di sviluppo della Croce Bianca di San Severino Marche (Ospedale San Mary di Dubbo in Etiopia).  Nel libro sono riportate tutte le opere finaliste oltre ai ringraziamenti di Gilberto Sacchi, alla prefazione di Roberto Vacca e alla presentazione di Raffaele Vitali.

Interessante, sempre nel libro, è un passo di una lettera di S. Paolo che parla d’amore tradotta in dieci dialetti marchigiani.

    Nella copertina del libro c’è il dipinto “Amor a todas horas”  di Simon Silva che rappresenta una mamma con il suo bambino che guarda l’orizzonte dalla finestra, all’interno ci sono i bozzetti originali di Domenico Fratini e nella contro copertina sono riportati due interventi, uno  di Roberto Vacca sul dialetto e l’altro di Raffaele Vitali sull’amore lontano.

   Di vero pregio la dedica, presente nella sezione riservata agli studenti, nei confronti di Mauro, un ragazzo che purtroppo ha gravi problemi di salute.

   Viva il dialetto e ben vengano  le manifestazioni tipo questa. Lo scrittore Giuseppe Giusti diceva:

   “La veste più  vera e genuina del nostro pensiero e' il dialetto”.

bottom of page