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Articolo 76:    Macerata - Quando i graffiti diventano arte

   In quasi tutte le città, Macerata non fa eccezione, su i muri dei palazzi, a volte anche di quelli antichi, si vedono disegni brutti, incomprensibili e, quasi sempre, insignificanti per la gente che purtroppo deve guardarli.

   A queste, che secondo gli autori dovrebbero essere opere d’arte, si aggiungono le  scritte fatte con le bombolette spray dai più svariati autori: ci sono quelle sportive (armata Macerata, pesciaroli, pistacoppi, il 10 tutti a tolentino, il 20 tutti a Citanò, ecc.), quelle amorose (ti amo Giusy, Simona senza te non vivo, Rita solo tu, ecc.),  quelle politiche (falce e martello, forza nuova, viva Marx , politici ladri, Berlusca=mafia, ecc.), quelle sindacali, quelle degli studenti, quelle fiscali, ecc.ecc.

   Ci sono poi delle scritte che sembrano, o forse lo sono veramente, dei messaggi per gli spacciatori di droghe: sch 18, scapp 38, trag 25, sbring 100, plog 40, ecc.

   Le città vengono abbruttite da queste raffigurazioni e le autorità comunali sono costrette a spendere soldi per cancellarle. Per di più cancellazioni inutili perché i nuovi spazi bianchi sono calamita per i graffitari.

   Macerata, sotto questo punto di vista, si sta rivalutando grazie a dei graffiti che sono delle vere e proprie opere d’arte.

   Sul muro che si trova sotto i giardini pubblici è apparso un bel graffito ecologico che invita ad usare la bicicletta (un invito poco seguito perché la città è tutta salite e discese).

   Nel dipinto è raffigurato Einstein, con la sua conosciutissima spettinatura, con a fianco la sua famosa formula, nel contesto modificata in E=MC in BC (E=Macerata in Bici).

   Ci sono poi i graffiti del progetto ColorAmbiente della società ORIM presenti nella frazione Piediripa sui pannelli murari esterni della recinzione  della ditta. Ce ne sono otto, sono  molto belli e tutti fanno riferimento all’ambiente.

   La ditta ORIM si occupa di smaltimento e  gestione dei rifiuti e dal 2004  porta avanti questa iniziativa.

   Nel sito della ditta ( www.orim.it ) il  Concorso ColorAmbiente è così descritto:

   “La Orim S.p.A., a partire dal 2004, indice ogni anno un concorso artistico, presso l'Istituto Statale d’Arte “Cantalamessa”, al fine di sensibilizzare la comunità locale sul tema dell’Ambiente in generale. L'opera pittorica che risulta vincente, a seguito di una votazione popolare dei bozzetti partecipanti, viene realizzata sui pannelli di recinzione presso la sede della Orim S.p.A.. Si vuole così rendere meno asettica l'immagine della zona industriale e allo stesso tempo portare a conoscenza della popolazione ciò che avviene nella nostra azienda poiché, il giorno dell'inaugurazione del murales, verrà aperto lo stabilimento alla cittadinanza”.

   L’ultimo disegno vincitore, quello del 2011, è veramente bello e culturalmente molto significativo: ci sono 6 bambini appoggiati ad un muro, tutti di nazionalità diverse, con i costumini fatti con le rispettive bandiere, che guardano dall’altra parte.

   Chissà cosa guardano? Forse il somaro che vola dell’anno prima.

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