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Articolo 70:   La fine del mondo

   Tutti coloro che quest’anno augurano buon anno ricevono sempre la stessa risposta: “Buon Anno un accidente!!”. Finisce il Mondo.

   Questa è una falsità ma la sua diffusione è dovuta alla cattiva informazione televisiva e giornalistica.

   E’ vero che c’è una profezia Maya che parla di fine ma non di fine del Mondo. Si tratta della fine di un ciclo temporale e dell’inizio di una nuova era, che potrebbe essere anche migliore di quella vissuta.

   L’uomo fin dalla notte dei tempi ha cercato di regolamentare il tempo per incanalarlo nel passato, nel presente e nel futuro. Per fare ciò ha creato i calendari.

   Tutti i popoli hanno avuto, anche se con problematiche diverse, uno o più calendari, alcuni lunari,  altri solari ed a volte anche misti o agricoli. I calendari più antichi e famosi sono questi: Egiziano, Babilonese, Greco, Romano, Celtico (i mesi avevano i nomi degli alberi), Cinese (conteneva anche dei meccanismi per prevedere il sesso del nascituro), Berbero (agricolo pastorale), Indiano, ecc.

   Naturalmente anche i Maya avevano il loro calendario che era molto complesso perché concepito con tre diverse regolamentazioni del tempo. Vi erano tre sistemi distinti, una specie di triplice calendario, uno religioso di 260 giorni, uno solare di 365 giorni (suddiviso in 18 mesi di 20 giorni che lasciavano fuori 5 giorni considerati sfortunati) e uno chiamato del lungo conto (elaborazione molto complessa capace anche di predire il futuro).

   

Nel 2012 finisce un’era, la quinta (era dell’oro),  perché questi tre calendari il 21 di dicembre del 2012  giungono alla fine. Tutto qui.

Quindi si può stare tranquilli perché sono già finite quattro ere ed il Centro America è sempre là con tutti i suoi abitanti.

   In Italia oggi si usa  il calendario gregoriano (da papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582) che conteggia il tempo a partire dalla nascita di Gesù. Gesù secondo questo calendario sarebbe nato nell’anno zero ma oggi si sa con certezza che Gesù è nato sei o sette anni prima quindi l’anno 2012 è già passato senza nessuna conseguenza.

   Il Mondo, è sicuro,  non finirà e dopo il 2012 ci sarà la necessità di riformare di nuovo il calendario inserendo al posto delle vergini e dei martiri i nominativi dei santi laici cioè di quei personaggi che hanno vinto il Premio Nobel, che sono stati assegnatari delle medaglie Fields  o che hanno fatto qualcosa di grande per l’umanità, per l’ambiente e per gli animali.

   Parlando di calendari ritorna in mente quello del barbiere, forse il più famoso. Era un calendario  che sapevano di donna, aveva la dimensione di un biglietto da visita, per poter stare nel portafoglio, era contenuto  in una bustina dalla quale fuorusciva un cordoncino completo di fiocco. Era profumato: una fragranza morbida, insinuante, sontuosa e misteriosa come le donne che sorridevano da quelle paginette che geniali disegnatori rendevano impossibili oggetti del desiderio.

   All’epoca erano considerati osé ma quanto bene hanno fatto quei calendarietti!!

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