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Articolo 56  :   La colta ignoranza

   Quando le persone apparentemente sapienti  scrivono delle idiozie il popolo, anche se non sempre ignorante, le assimila e le diffonde con il passa parola. Queste si tramandano fino a quando la gente è disposta a prenderle per vere.

Nel  XIV secolo Pietro Bersuire scriveva:

   “Ho sentito narrare, come verità provata, da un certo prelato sommamente degno di fede, che c’è un esempio terribile intorno alla città italiana di Norcia. Egli diceva infatti che tra i monti vicinissimi a questa città, c’è un lago dichiarato da antichi demoni loro proprietà ed abitato da essi sensibilmente; nessuno oggi, all’infuori dei negromanti, si può avvicinare ad esso senza essere rapito dai demoni”.

   Intorno al 1430 Enea Silvio Piccolomini, futuro Papa Pio II, in una sua lettera riportava che:

   “Non lungi dalla città di Norcia vi è un sito dove sotto una scoscesa rupe trovasi una caverna nella quale scorre dell’acqua. Quivi come ben ricordo di aver udito havvi un convegno di streghe, di demoni, di ombre notturne e chi ha il coraggio può vedervi gli spiriti e parlare con loro e apprendere le arti magiche”.

   Nel XV secolo Fra Bernardino Bonavoglia in un suo manoscritto asseriva:

   “Si dice però che vicino Norcia c’è un certo monte nel quale c’è un lago che si dice di Pilato. A questo luogo vengono uomini diabolici da luoghi vicini e lontani e costruiscono qui altari con tre cerchi e ponendosi con un’offerta nel terzo cerchio chiamano il demonio col nome che vogliono leggendo un libro da consacrare al diavolo”.

   Benvenuto Cellini, intorno al 1530, nella sua opera “Vita” racconta di un prete negromante:

“Il negromante mi persuadeva che io fussi contento di volere essere seco a consacrare un libro da il quale noi trarremo infinita ricchezza, perché noi dimanderemmo li demoni che ci insegnassino delli tesori i quali n’è pien la terra, e a quel modo noi diventeremmo ricchissimi”.

   L’unico “demone”  presente da sempre nel Lago di Norcia (oggi Lago di Pilato) è il Chirocefalo del Marchesoni,  un crostaceo branchiopode della famiglia Chirocephalidae.

Per fortuna oggi, grazie alla diminuzione dell’ignoranza, le persone non credono più a simili falsità  ma restano pur sempre credulone (grazie anche alla televisione spazzatura e alle pubblicazioni menzognere)  e disponibili ad assorbire e divulgare altre falsità tipo chiamare la Sibilla Appenninica Alcina (parola proveniente dallo stravolgimento del romanzo il Guerrin Meschino).

I diavoli del lago di Norcia

(oggi chiamato Lago di Pilato) 

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