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Articolo 29  -  Treia ... Freya: la rima c'è

Treia è una cittadina maceratese dove si respira una celticità diffusa tanto che il suo patrono è San Patrizio, il santo celtico per eccellenza, quello che ha liberato l’Irlanda dai serpenti cioè dai pagani.

Narra un vecchia leggenda popolare che i cittadini treiesi non avendo un proprio santo da festeggiare, per conquistarsi i favori di un patrono, decisero di affidarsi alla cabala: misero in un bussolotto tanti bigliettini su cui erano scritti i nomi di tutti i santi cattolici. All'estrazione uscì il nome di San Patrizio, ma il santo così poco popolare e soprattutto di una così lontana cultura non fu proprio gradito, per cui si decise di rifare l'estrazione. Ma il destino volle che uscisse ancora una volta il nome del santo irlandese. "Se Dio vuole così, così sia". E da allora Treia ha questa sorta di legame poetico con la vecchia Irlanda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     

  San Patrizio con i serpenti e le croci templari                                  Treia: Cattedrale di San Patrizio

 

Alla periferia del paese c’è la chiesa del Santissimo Crocifisso, una costruzione dei primi del ‘900 che presenta nelle sue pareti esterne un’infinità di simboli. Uno è veramente strano ed insolito: un cinghiale. Cosa ci fa un cinghiale, simbolo celtico per eccellenza, in una chiesa cattolica? Se si pensa all’usanza di mettere dei simboli pagani nelle chiese cristiane per attirare i seguaci di altre religioni si potrebbe pensare che l’animale sia lì per ricordare la Dea celtica Freya, la divinità della bellezza e dell’amore che, con il seno scoperto, addirittura lo cavalcava il cinghiale.

Treia – Freya: la rima c’è ed anche la pronuncia è simile. Viene in mente l’ipotesi che il nome della cittadina maceratese possa provenire da quello della Dea. Chissà, ci vorrebbero gli esperti per confermarla ma, allo stato, gli esperti mancano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                             Il cinghiale della chiesa del SS. Crocifisso

                 La Dea Freya 

 

In una saletta interna di questa chiesa ci sono, attaccati al muro, diversi stendardi con la croce celtica. Chissà qual’è il motivo di questa presenza, chissà da dove provengono e a quale epoca risalgono. Il fatto importante, comunque, è che stanno lì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Proseguendo, per la strada adiacente a questa chiesa, verso una località chiamata San Lorenzo ad un certo punto, sopra una collinetta si può osservare la chiesetta omonima. Guardandola si ha l’impressione di osservare un miraggio, infatti sopra al tetto c’è una cosa veramente inaspettata: una croce celtica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         Treia - Croce celtica della chiesa di San Lorenzo                                        Croci templari

 

In tutte e due le chiese descritte immancabilmente ci sono i simboli dei celtici Templari. Anche nella stola di San Patrizio c’erano le croci templari, chissà perché?

A conferma di questa diffusa celticità non bisogna dimenticare che a Treia è stato ritrovato, in seguito a scavi archeologici, un elmo celtico.

 

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