top of page

Articolo 25 - Il Paese delle Fate

 

C’è una località tra Monte Gallo ed Arquata, proprio sotto al monte Vettore, che un tempo si chiamava Colfiorito e che dovette cambiare la propria denominazione in Pretare a causa di una calamità non proprio naturale.

Una leggenda racconta che il paese fu distrutto da un’enorme frana provocata dalla Sibilla per punire gli abitanti colpevoli di aver fatto rientrare le Fate al loro rifugio oltre l’ora stabilita, esso tornò a vivere dopo molti anni grazie all’arrivo sul posto di pastori i quali, durante le lunghe notti, ricevevano la visita di bellissime fanciulle, le fate appunto, coperte da abiti che incarnavano la natura, il fuoco, il bosco, il prato, il vento, la neve e l’acqua.
Le Fate erano di casa alle Pretare, scendevano per ballare il saltarello e soprattutto per accoppiarsi con i giovani del luogo. Gli attuali abitanti, addirittura, ritengono che loro siano lontani parenti delle fate ma in proposito sussistono molti dubbi.
Un’altra leggenda riguarda un episodio avvenuto durante un ballo, quando un montanaro si accorse delle zampe caprine delle fate e il suo silenzio fu comprato con la promessa di fargli trovare una moneta d’oro ogni volta che avesse messo le mani in tasca. Il pastore, nonostante che il denaro ammucchiato fosse legato a quel patto, non seppe resistere e volle svelare il segreto della sua fortuna: dal momento in cui raccontò il fatto anziché monete tirò fuori pugni di terra.
La tradizione popolare a volte è stata falsata e di conseguenza non sempre racconta la verità.
In questo caso alcune cose sono certe: le Fate, donne celtiche in carne ed ossa, non avevano piedi di capra e tutt’al più indossavano calzari fatti con la pelle di animali ed anche le monete accumulate dal montanaro sicuramente hanno un’altra spiegazione, sicuramente più concreta.
Comunque alle Pretare le leggende sono state lo spunto per allestimento di uno spettacolo che riscuote tutti gli anni, d’estate, un notevole successo tanto da far tornare dall’America tutti gli emigranti della zona. Lo spettacolo che si chiama la  “Discesa delle Fate” è nato nel 1956 e poi si è evoluto nel tempo: nelle ultime edizioni sono stati  coinvolti registi, coreografi, collaboratori ed attori, nonché pastori ed abitanti della zona. Oramai anche questo spettacolo è diventato leggenda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

               Attori del 1° spettacolo_1956                                                       Scena dello spettacolo attuale

 

Per le leggende e per lo spettacolo oggi le Pretare sono chiamate il “Paese delle Fate”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                   

                       Pretare - Foto antica                                                              Pretare - Foto attuale

 


Le Pretare sono famose anche perchè nelle sue vicinanze ebbe luogo il miracolo della quercia: un crocefisso predato agli ascolani  fu appoggiato sotto un’enorme quercia; l’albero secolare resosi conto dell’immenso valore dell’oggetto, nel corso di un’ennesima battaglia,  abbassò i suoi rami per proteggerlo con un abbraccio affettivo. Il segno fu interpretato come volontà divina e gli ascolani abbandonarono la lotta. Anche questo avvenimento, naturalmente, è leggenda.

 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

bottom of page