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Articolo 19 : Happy Halloween

Da piccoli ci piaceva tanto giocare con le zucche, le tagliavamo sopra a forma di cappello, le pulivamo dentro e poi sul davanti ci facevamo delle strane facce con i denti di fuori. Quando arrivava il buio ci mettevamo dentro delle candele e le sistemavamo sui muretti delle strade. Noi ci nascondevamo nelle vicinanze e quando arrivavano le persone facevamo degli strani ululati facendo credere loro che erano i fantasmi. Chi da bambino non l’ha fatto? Facevamo tutto questo senza sapere perchè? Oggi il perché lo sappiamo, ce l’abbiamo nel sangue, è registrato nel nostro DNA: è la Festa di Hallowen  (All Hallows Eve).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa celebrazione pubblicizzata dagli americani in tutto il Mondo, loro per questo sono insuperabili, è una festa celtica e ha le sue origini in Irlanda. Poi, a causa di una grave carestia gli Irlandesi emigrarono in America e portarono con loro questa tradizione. Per i Celti l’anno finiva con la stagione estiva e i giorni finivano di sera, per questo i festeggiamenti iniziavano il 31 ottobre, con l’accensione dei falò ed il sacrificio di due tori bianchi, e proseguivano fino alla sera del 1° novembre (capodanno celtico).

Si tratta in effetti della ricorrenza di Samhain, che prevede un lasso di tempo, tra la fine e l’inizio del nuovo anno, nel quale i defunti tornano a trovare i vivi. Le zucche, chiamate anche Jack-o'-lantern, dal nome del primo utilizzatore, servono proprio per spaventare le anime vaganti delle “streghe” bruciate sul rogo che nella notte di Halloween gironzolano in cerca di vendetta.

In occasione di questa festività vengono preparati lauti pranzi e ricche cene non solo per i viventi ma anche per i defunti che possono tornare. Da questa abitudine è scaturito il detto “dolcetto o scherzetto” (l’inglese "Trick or treat") nell’occasione utilizzato  dai ragazzini per rimediare qualcosa: soldini o robette da mangiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io aspetto con ansia Halloween perché è una festa che sento nel cuore, che ricorda il passato e le nostre origini. L’attendo con trepidazione anche perché spero che ritorni mio nonno ..... in carriola.

 

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